CANNONE 90/32 P

| Tipo di arma | Cannone controcarro |
| Paese di Origine | Belgio |
| Impiego | |
| Corpi/Reparti E.I. | Artiglieria |
| Fanteria Arresto | |
| Conflitti | II^Guerra mondiale- |
| Guerra Fredda | |
| Produzione | |
| Azienda/Arsenale | Mecar |
| Data di produzione | |
| Varianti | Versione P da postazione |
| Caratteristiche tecniche | |
| Peso | b.d.f. 350 kg. |
| Lunghezza canna | 2900 mm rigatura 112 righe destrorse |
| Calibro | 90mm. |
| Munizionamento | Cartoccio-proietto anticarro 90 Mecar |
| Azione | manuale |
| Cadenza di tiro | 8 colpi/min. |
| Velocità alla volata | sconosciuta |
| Tiro utile | 800 mt.obiettivi fissi- 600 mt. Ca. obiettivi mobili |
| Gittata max. | 4000mt. |
| Alimentazione | Cartoccio-proietto anticarro 90 Mecar |
| Potere perforante | 330 mm di corazza in acciaio |
| Puntamento | A mezzo cannocchiale ad asse spezzato |
| Settori di tiro | Brandeggio: +- 22° su scudo sferico (SF) |
| Elevazione: -12°+15° | |
STORIA
Fu impiegato nelle opere del Vallo Alpino come arma controcarro in sostituzione del cannone 75/21 Mod. I.F. e del 75/34 Mod. S.F.. Il cannone aveva un munizionamento particolare e quando si sostituirono i modelli precedenti con questo, si cercò di adattare gli affusti preesistenti
Del cannone esistevano due versioni:
leggera “L”: impiegata in postazione fissa su un affusto di tipo “a candeliere”. Proveniva da una modifica del pezzo 75/21 modello I.F., ma aveva un nuovo tipo di canna di calibro 90, prodotto dalla MECAR. Il 90/32 utilizzava blocchi di culatta del 47/32 Mod. 1935 e del 47/40 e gli organi elastici e la culla del 47/40 per il carro armato M15/42.
pesante “P”: impiegato in installazione a sfera. Deriva dal pezzo 75/34 modello S.F. (sfera), utilizzando semilavorati del pezzo montato sul corazzato Ansaldo-Fiat e probabilmente anche di cannoni campali da 75/32. La versione pesante aveva un diverso congegno di puntamento.
In generale il cannone aveva la caratteristica di essere a bassa pressione, che portava a un grande risparmio sui materiali necessari per la sua costruzione. Altro particolare sui proietti a carica cava che il cannone sparava è il piccolo anello che va a formare la corona di forzamento. Naturalmente questi proietti avevano una gittata limitata.
Il cannone, nella versione “L”, disponeva di un cannochiale di puntamento (simile a un periscopio), quando il pezzo era montato in postazione fissa su piastra, costruiti dalla ditta Salmoiraghi. La versione “P” aveva invece un iposcopio e aveva 112 rigature destrorse.
Purtroppo il cannone 90/32 non aveva grandi possibilità di fermare l’invasore armato con carri T-55 o modelli successivi
