CANNONE 106 mm. SR M40 A1

Tipo di arma Cannone senza rinculo
Paese di Origine USA
Impiego
Corpi/Reparti E.I.
Conflitti Guerra Korea-Guerra Vietnam
Guerre coloniali africane
Produzione
Azienda/Arsenale
Data di produzione 1950-1990
Varianti
Caratteristiche tecniche
Peso 210 kg.
Lunghezza canna 3,4 mt.
Calibro 105,6 mm.
Munizionamento 106x607mm. R HEAT
Azione
Cadenza di tiro 1/min.
Velocità alla volata 500 m/sec.
Tiro utile 500/1500 mt.
Gittata max. 6500mt.
Angolo di tiro 360°

STORIA

 

Caratteristiche tecniche principali e dati numerici.
Il complesso da 106 S. R. è costituito:
Una bocca da fuoco M. 40. Peso Kg. 114.
Un affusto M. 79. Peso Kg. 89.
Un fucile semiautomatico per l’aggiustamento del tiro, cal. 12,7 M. 8. Peso Kg. 10.
Un cannocchiale M. 92 D per il tiro a puntamento diretto.
Uno strumento d’illuminazione M. 42 per l’impiego notturno.
Un supporto 8293762 per alzo M34 A2.
Un alzo M34 A2 per l’eventuale impiego dell’arma a puntamento diretto. Peso complessivo degli strumenti di puntamento Kg. 6.
Peso totale del complesso Kg. 219.

Dati relativi al munizionamento:

Granata H. E. – T. 268. Peso Kg. 17 circa.;
Granata H. E. A. T. (a carica cava) M 334. Peso Kg. 16,880;
Munizioni per fucile: cartucce 12,7 Spotter Trancer M 48 d’aggiustamento. Peso Kg. 0,1068.
Il principio di funzionamento del cannone da 106 S. R. è identico a quello dei precedenti da 57 / 21 s. r. e 75 / 22 s. r.
E’ più potente dei precedenti e quindi più idoneo a svolgere:
Tiri di distruzione contro carri, ricoveri blindati e contro obiettivi sicuramente individuati di caratteristiche puntiformi (postazioni). Con granate H. E. A. T.
Tiri di neutralizzazione contro obiettivi estesi, non protetti per i quali non è necessario il colpo pieno, ma si reputa abbastanza efficace l’effetto di schegge (granata H. E.).
Dati di rendimento.
Vo = m / sec. 503.
Gittata massima m. 7.000.
Gittata massima d’impiego controcarro m. 1.200.
Velocità di tiro 36 colpi al minuto (per il tiro rapido è conveniente non superare gli 11 colpi consecutivi in quanto l’eccessivo aumento di temperatura della bocca da fuoco potrebbe provocare la deflagrazione prematura della carica di lancio).
Perforazione massima in corazza con granata H. E. A. T. (impatto 90°) cm. 47.
Raggio proiezione schegge granata H. E. m. 300.

Dati tecnici relativi alla bocca da fuoco.

Peso Kg. 114. 36 rigature destrorse a passo costante.
Lunghezza dell’anima calibro 26.
Lunghezza totale della bocca da fuoco e culatta al vivo di volata m. 3,40.
Vita della bocca da fuoco: colpi 5.000 – Sostituzione anello delimitatore luci afflusso – dopo 500 colpi.
Otturatore costituito da un massello di forma tronco-conica a filettatura interrotta. La faccia interna è piana ed è attraversata dal foro per la punta del percussore.
L’otturatore è raccordato alla culatta mediante la cerniera; in esso sono contenuti il meccanismo di scatto, percussione, armamento ed estrazione. E precisamente:
astuccio del percussore,
molla del percussore,
percussore,
piastra a camme,
asta di scatto,
estrattore.
La leva di manovra consente l’apertura e la chiusura dell’otturatore. Essa è raccordata alla piastra a camme mediante il cane d’armamento. L’armamento del percussore avviene all’atto dell’apertura dell’otturatore, ottenuto per trasformazione di movimento rotatorio in movimento di arretramento del percussore con conseguente compressione della sua molla.

Sicurezza.

L’arma è sprovvista di sicurezza ordinaria; la sicurezza automatica è data dalla incompleta chiusura dell’otturatore (incompleta rotazione in senso orario);
ciò si verifica allorché il perno della leva di manovra si incastra nell’intaglio mediano dell’anello del supporto della cerniera.

Fucile d’ aggiustamento cal 12,7

Arma semiautomatica ad otturatore aperto; funzionante a sottrazione di gas. Regolazione dell’afflusso dei gas sulla testa del pistone di recupero a mezzo valvola che può assumere 6 posizioni.
Canna fissa alla culatta con 8 rigature elicoidali destrorse. Castello contenente un otturatore a sezione semicircolare.
Recupero ottenuto a mezzo 2 molle elicoidali che hanno per appoggio l’otturatore da una parte, il tappo di culatta dal lato opposto.
Ha le molle funzionanti rispettivamente da asse guida molle.
Piolo d’armamento fissato nel corpo dell’otturatore e sporgente dal lato destro del castello.
Percussore a stelo; armamento di esso ottenuto all’atto dell’apertura dell’otturatore, ciò provoca il suo arretramento a mezzo contrasti di piani inclinati tra le piastrine di armamento e la finestra dello stesso percussore.
Percussione ottenuta mediante ribaltamento del cane (contenuto nel congegno di scatto) e suo urto contro la porta posteriore del percussore
Caricatore amovibile contenente 10 cartucce di aggiustamento cal. 12,7 (corto).
Dati relativi all’affusto M 79 composto da:
2 gambe posteriori d’appoggio terminanti con 2 maniglioni di ferro per fissarlo alle sponde, allorché il pezzo viene montato su autovettura da ricognizione.
Settore di direzione 360° da sfruttare sia con grandi spostamenti, sia con piccoli spostamenti a mezzo volantino.
Settore di elevazione: Elevazione massima + 27°, depressione massima circa 65°. L’elevazione è regolabile a mezzo altro volantino esistente sulla parte sinistra di esso. Nell’affusto sono contenuti gli organi di trasmissione dello scatto. Sia per il cannone sia per il fucile d’aggiustamento

Norme di impiego tecnico.

Il pezzo da 106 ha bisogno di 4 serventi:
N. 1) Comandante di squadra.
N. 2) Puntatore e tiratore.
N. 3) Porta munizioni e caricatore.
N. 4) Conduttore automezzo

L’installazione del 106 sull’AR non era destinata solo al trasporto del pezzo ma anche al suo efficace impiego da bordo dell’automezzo.
La realizzazione di ciò comportò solo limitati lavori di predisposizione con il montaggio di alcuni supporti amovibili e nessun intervento alla struttura ed ai complessivi meccanici

La foto che segue raffigura il congegno di puntamento M92D, pronto all’uso, con coperchio protettivo sollevato ed il reticolo di puntamento come appariva all’occhio del tiratore

Si noti, come già detto nel post precedente, che la distanza massima d’impiego era prevista alle 2200 yarde mentre, nel caso di un bersaglio in movimento, era possibile impostare la mira mediante i 6 cursori a destra e sinistra fino ad un massimo previsto di 48 Kmh.
Una volta puntato il bersaglio si faceva fuoco con il fucile M8, se il colpo andava a segno bastava sparare nuovamente col 106 oppure spostare la mira incorporando le correzioni evidenziate dallo scostamento del colpo spotter